"IMPUGNA IL MARTELLO E DETTA LE REGOLE!”

Ascoltami bene, perché sto per dirti qualcosa che la maggior parte dei manuali da business school non osa nemmeno sussurrare..
A volte, per salvare la tua azienda… devi scrivere regole che sembrano uscite da un cartone animato.
Sì, proprio così.
Non sto parlando delle solite regole aziendali su obiettivi, budget e procedure standard.
Sto parlando di regole che, se lette fuori contesto, ti farebbero sembrare completamente impazzito.
Tipo: “È vietato rispondere al telefono con la cornetta.”
O: “Durante le riunioni è vietato scrollare Instagram.”
Regole talmente ridicole che ti chiedi:
“Ma davvero c’è bisogno di scriverlo?”
La risposta è sì.
Maledettamente sì.
Perché se non regoli i dettagli assurdi, quei dettagli ti affosseranno. Punto.
La vera storia della CORNETTA (e delle cuffie che hanno salvato la produttività)
Tempo fa, in ufficio, le telefonate con i clienti erano un incubo.
Operatori che cercavano di prendere appunti con il telefono incastrato tra spalla e collo.
Appunti persi.
Informazioni incomplete.
Clienti frustrati.
Insomma: disastro.
Allora ho detto basta. Ho fatto quello che ogni imprenditore dovrebbe avere il coraggio di fare.
Ho introdotto la regola delle cuffie obbligatorie.
“Da oggi, si risponde al telefono solo con le cuffie. Punto.”
Una regola talmente logica che pensavo non avrebbe generato resistenza.
Invece… boom.
Una dipendente si è impuntata come se le avessi detto di vendere il suo primogenito.
“Io la cornetta non la mollo.”
Ho cercato di spiegare.
Ho mostrato grafici.
Ho fatto esempi.
Niente.
Così, il giorno dopo, ho fatto sparire tutte le cornette.
Scomparse.
E sai cosa è successo?
Nessuno è morto.
Tutti si sono adattati. Tutti hanno cominciato a lavorare meglio.
La produttività è salita. I clienti erano più soddisfatti.
E quella regola “assurda” ha salvato ore di lavoro ogni settimana.
[Spoiler: la dipendente che si è messa di traverso.. beh, l’ho licenziata in tronco]
Benvenuto nel meraviglioso mondo delle micro-regole
Ogni azienda è un caos potenziale in attesa di esplodere.
Sai qual è l’unica cosa che tiene in piedi quel castello fragile che chiamiamo “organizzazione”?
Le regole.
Ma non solo le grandi regole strategiche. Quelle le sanno fare tutti.
Parlo delle regole minuscole, fastidiose, quasi ridicole… ma che fanno da colonna vertebrale invisibile alla tua produttività.
Esempi?
Eccoli serviti:
- Un imprenditore che ha dovuto vietare l’uso del cellulare durante le riunioni, perché il suo team preferiva scrollare TikTok piuttosto che ascoltare il piano trimestrale.
- Un titolare che ha imposto l’obbligo di rispondere alle richieste importanti via email, perché le chat di gruppo erano diventate l’inferno dei messaggi vocali, dei meme e delle “reazioni”.
- Un responsabile logistica che ha appeso un cartello con scritto: “Se non sai dove mettere qualcosa, CHIEDI. Non fare finta.” dopo che ha trovato 4 scatole di materiale importante nascoste dietro la macchina del caffè.
Queste non sono barzellette.
Sono SOPRAVVIVENZA OPERATIVA.
Il problema?
La maggior parte degli imprenditori ha troppa paura di sembrare autoritario o “strano”, e lascia correre.
Ma ogni volta che lasci correre, qualcuno rallenta. E quell’uno, moltiplicato per giorni, settimane, mesi… diventa la zavorra che ti affonda.
[SEGRETO] La regola ridicola è il rimedio al comportamento ridicolo..
Se hai dipendenti che fanno cose assurde, serve una regola che sembri altrettanto assurda… ma che funziona.
Ti vergogni a scrivere una regola che vieta di arrivare in ciabatte?
Ti vergogni a mettere nero su bianco che le chiamate vanno chiuse con una sintesi?
Ti sembra troppo da caserma imporre che le mail vadano inviate in copia al responsabile?
Beh, mentre tu ti vergogni, la tua azienda si disorganizza.
Perché la libertà assoluta, senza limiti, produce solo caos.
E tu non sei lì per fare il simpaticone. Sei lì per guidare.
Un’azienda SENZA regole chiare è un’azienda che si distrugge da sola
Non fraintendermi: non devi trasformarti in un dittatore aziendale.
Ma se vuoi ordine, risultati e un team che gira come un orologio svizzero… servono REGOLE.
Regole chiare. Regole ferree. Regole che magari faranno storcere il naso.
Ma che funzionano.
Ecco il mio consiglio pratico: fai subito un’analisi delle micro-regole mancanti nella tua azienda.
- Dove perdi tempo per colpa di abitudini sbagliate?
- Quali comportamenti ripetitivi generano problemi?
- Quali “assurdità” ti tocca correggere ogni settimana?
Scrivile.
Formalizzale.
Comunicale.
E fai in modo che siano rispettate. Sempre.
Perché ogni regola che metti oggi, è una bomba disinnescata nel futuro.
Impara a dettare le regole.. anche le più folli!
Hai due scelte: o imposti regole che funzionano, o subisci il caos che distrugge.
Io ho scelto le regole.
E se anche tu vuoi un’azienda solida, produttiva e rispettata… devi smettere di preoccuparti di “come sembrano” e iniziare a ragionare su “cosa risolvono”.
Quindi la prossima volta che ti viene in mente una regola apparentemente ridicola, chiediti:
“È più assurdo scriverla… o continuare a perdere tempo e soldi per il solo fatto di non averla?”
Io la risposta la conosco già.
E tu?