Sicurezza sul lavoro e Coronavirus
Come adeguarsi alle norme previste
Le ultime novità relative alla normativa messa in campo dal DPCM di marzo per contenere il Coronavirus investono ovviamente anche il mondo della sicurezza sul lavoro.
Soprattutto in territorio veneto, nel frattempo, circa un 30-35% di aziende hanno mantenuto i locali aziendali aperti, e hanno dovuto ovviamente applicare regole precise.
Naturalmente sono cambiate molte cose nell’ultimo periodo: è stato adottato da molte imprese il lavoro agile, sono state incentivate le ferie, sono state sospese le attività non indispensabili alla produzione, e molto altro…
Tuttavia, alla luce delle ultime dichiarazioni degli esponenti politici, soprattutto locali, che parlano di riaperture entro pochi giorni (addirittura prima di maggio), si impone di fare un minimo di chiarezza sull’argomento, raccogliendo i vari punti del DPCM e organizzandoli per aree di riferimento. Vediamole insieme:
Informazioni
L’azienda deve informare lavoratori e personale di passaggio circa le disposizioni decise dall’Autorità relativamente alla sicurezza sul lavoro nella lotta contro il coronavirus, attraverso depliant informativi esposti nei luoghi interni più visibili: non solo all’ingresso, dunque!
Sinteticamente, le informazioni scritte dovranno riportare:
- l’obbligo, la consapevolezza e l’accettazione di rimanere a casa se presenti sintomi influenzali o febbre superiore a 37,5°, oltre a dover chiamare il medico di famiglia (o altra autorità sanitaria)
- l’impegno a rispettare le regole imposte dalla Legge e dal titolare nell’accesso ai locali aziendali (es.: distanza di sicurezza, regole igieniche, etc.)
Cliccando su questo link, si può scaricare un’infografica con un comodo riassunto delle iniziative da mettere in atto: questa infografica si può stampare e tenere in bella vista all’interno dei locali aziendali.
Modalità di accesso ai locali aziendali
Le modalità di accesso all’interno dell’azienda riguardano principalmente due figure: i lavoratori e il personale di servizio come i corrieri.
Il primo fattore da tenere in considerazione, come abbiamo visto, è la temperatura: se si ha più di 37,5° non si entra.
In caso di corrieri, gli autisti devono rimanere dentro il loro mezzo, evitando di entrare nei locali aziendali. In caso di carico e scarico, si segue la regola del metro di distanza.
L’eventuale accesso di visitatori esterni, come per esempio l’impresa di pulizie, dovrà avvenire sottostando al regolamento aziendale precedentemente visto.
In caso di trasporto aziendale, la sicurezza dei lavoratori va garantita durante tutta la durata del tragitto.
Infine, queste regole si applicano non solo ai locali aziendali, ma anche a cantieri provvisori di aziende in appalto.
Pulizia, protezioni, precauzione
Occorre prevedere e attuare un’adeguata sanificazione dei locali aziendali, intendendo per questi tutte le aree interne in cui si lavora e non (compreso, per esempio, un eventuale spazio-mensa).
Di rilievo è l’attenzione da porre per la sanificazione degli strumenti da lavoro (schermi del pc, tastiere, mouse, etc) con particolari detergenti.
Il testo del DPCM fornisce informazioni precise riguardo l’igiene delle persone presenti in azienda: la sicurezza sull’ambiente di lavoro in particolare richiede che il lavaggio accurato delle mani con acqua e sapone; inoltre l’azienda ha l’obbligo di mettere a disposizione del personale all’interno dei locali aziendali i famosi detergenti per le mani.
Infine, c’è il capitolo “mascherine”: necessarie in caso sia impossibile mantenere la distanza di un metro sul posto di lavoro. Oltre ad eventuali altri strumenti di protezione, come guanti, camici, etc., a seconda della situazione e tipologia di lavoro).
Organizzazione aziendale (luoghi e persone)
Il capitolo relativo all’organizzazione che deriva da questi cambiamenti merita uno spazio a se stante: innanzitutto occorre prevedere la possibilità di contingentare (cit.) gli accessi negli spazi comuni, e attuare una ventilazioni continua.
Ovviamente va rispettata sempre la distanza di un metro.
Come detto, occorre garantire la sanificazione dei locali comuni e la pulizia di questi giornalmente.
Anche e soprattutto per gli spogliatoi, se presenti, si applicano le medesime condizioni: l’intenzione è chiaramente quella di garantire condizioni igenico-sanitarie adeguate per i lavoratori.
Parlando invece dell’organizzazione lavorativa, è stato incentivato il più possibile lo smart-working, laddove la mansione non sia legata alla mera produzione. Si è inoltre cercato di sfruttare gli ammortizzatori sociali disponibili: banca ore, rol, par, e in caso utilizzare anche i periodi di ferie arretrati.
La sicurezza sul lavoro all’epoca del coronavirus prevede altresì di assicurare un piano di turni per il personale dipendente: è ovvio che l’intenzione è quella di limitare o contenere i contatti all’interno dei locali.
Le trasferte e i viaggi lavorativi, sia nazionali che all’estero, vanno annullati in qualsiasi caso.
Il DPCM, sempre allo scopo di diminuire i contatti nell’area comune di entrata, consiglia di scaglionare gli orari di ingresso in azienda, e nelle vicinanze dell’entrata e dell’uscita far trovare appositi detergenti per le mani.
Le riunioni vengono sospese: solo in caso di urgenza e necessità sono consentite, sempre rispettando le norme precedentemente descritte (distanza, aerazione dei locali, etc.).
Anche la formazione dei dipendenti subisce uno stop: pure se obbligatoria. Viene consentita naturalmente questa nelle forme a distanza, tramite pc.
Gestione sanitaria
Come accennato all’inizio, è prevista una forte azione contenitiva in caso di persona con sintomi da coronavirus in azienda: si dovrà procedere all’isolamento di questa e ad avvisare le autorità sanitarie competenti.
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Questo argomento è al confine tra Consulenza del Lavoro e Sicurezza sul Lavoro: ciò nonostante quanto sopra sono le minime misure di contenimento da adottare in azienda allo scopo di ottemperare al DPCM sul coronavirus, relativamente al comportamento da far tenere al personale dipendente e dirigente.
Se devi riaprire la tua azienda, ricordati di farlo tenendo conto delle misure necessarie previste dal Decreto: per maggiori approfondimenti, contattami cliccando sul banner qui sotto e richiedi la tua consulenza gratuita.