"COME GESTIRE I CONFLITTI IN AZIENDA E AVERE UN TEAM UNITO"

Venerdì 8 novembre 2024

Prima o poi succede: in ogni team, per quanto coeso, scoppiano i conflitti.

Non c’è da scandalizzarsi, anzi!

A volte è proprio da lì che nasce qualcosa di buono: un confronto acceso, uno scambio diretto, e via di creatività.

Ma – e qui viene il bello – il conflitto è utile solo se viene gestito con testa. Altrimenti quei piccoli attriti diventano sabbie mobili in cui il team rischia di sprofondare. E, spoiler: uscirne non è facile.

Oggi ti spiego come risolvere i conflitti interni con tecniche pratiche e zero fronzoli.

L’obiettivo?

Un ambiente di lavoro sereno e produttivo, dove le differenze arricchiscono invece di creare tensioni. Che poi, diciamocelo, è quello che ognuno di noi vuole.

 

Partiamo dall’ascolto attivo: siamo davvero pronti a capirci?

 

Il conflitto si infiamma quando ci sentiamo inascoltati, e questo è proprio il punto.

Ascoltare attivamente non è sentire parole a vuoto. No, significa andare oltre, cercare di capire il punto di vista dell’altro anche quando ci sembra assurdo. Ecco come fare:

🔹 Crea spazi per un confronto senza interruzioni: momenti in cui ognuno può dire la sua senza sentirsi messo all’angolo.

🔹 Se sei tu al comando, dà l’esempio: apriti, dimostra disponibilità. Se tu ascolti davvero, anche gli altri seguiranno.

🔹 Fai domande mirate: “Come ti sei sentito in quella situazione?” o “Cosa pensi abbia innescato questo problema?”. Semplice ma d’effetto.

 

Obiettivo comune: ricordiamoci perché siamo tutti qui

 

Il modo migliore per allentare i conflitti?

Ricordare al team l’obiettivo comune.

Siamo qui per portare a casa un risultato, non per discutere all’infinito su chi ha ragione.

E allora, se vedi che la discussione si sta trasformando in battaglia personale, riporta tutti sulla stessa strada con domande tipo: “Come facciamo a rispettare i tempi?” o “Qual è il miglior modo per raggiungere il risultato che ci siamo prefissati, restando uniti?”.

 

Neutralità ed empatia: spegni il giudizio, accendi la comprensione

 

I conflitti interni diventano un disastro quando ognuno si incaponisce sulla propria posizione.

Serve un cambio di prospettiva: da “voglio avere ragione” a “voglio capire cosa succede”. E qui, se sei il leader, tocca a te fare il lavoro grosso: rimanere neutrale e spegnere ogni scintilla di giudizio.

🔹 Metti in campo l’empatia: riconosci le emozioni di entrambe le parti senza schierarti, dimostrando che capisci le ragioni di tutti.

🔹 Usa frasi come: “Capisco perché ti sia sentito così” o “Posso vedere come questo possa sembrare ingiusto”. Frasi semplici, sì, ma potenti: fanno sentire ascoltati e abbassano la tensione in un attimo.

 

Un piano d’azione condiviso, senza troppi giri di parole

 

Finito il confronto? Bene, è ora di passare ai fatti.

Le parole senza azioni sono aria fritta.

Serve un piano, chiaro e deciso. Ecco cosa fare:

🔹 Concorda col team su come affrontare situazioni simili in futuro.

Ad esempio: “Se ci saranno divergenze, apriamo subito una riunione?”, oppure “Chiariamo da subito i ruoli e i confini di ciascuno per evitare altri malintesi?”.

Questione di metodo e di prevenzione.

 

Occhio alle emozioni post-conflitto

 

Uno degli errori più comuni? Pensare che risolto il conflitto, sia tutto a posto.

Grave errore.

Le emozioni restano, anche quando il problema sembra risolto, e ignorarle significa rischiare che rispuntino peggio di prima.

🔹 Dedica un momento a un follow-up: magari qualche settimana dopo, organizza un incontro per vedere come stanno andando le cose e se c’è stato davvero un miglioramento.

È un piccolo gesto, ma mostra che tieni al benessere del team.

 

Costruisci una cultura di feedback continuo (sì, è la tua arma segreta)

 

Risolvere i conflitti è fondamentale, ma creare una cultura del feedback continuo fa sì che i piccoli malintesi vengano chiariti subito, prima di esplodere.

Ecco come farlo:

🔹 Crea momenti di feedback regolari, individuali e di gruppo, dove ognuno possa dire ciò che pensa, liberamente.

🔹 Usa strumenti online per feedback anonimi: se il tuo team è ancora un po’ restio a parlare apertamente, questa può essere una buona soluzione.

Alla fine, gestire i conflitti in modo costruttivo è una delle abilità chiave in una piccola azienda. Risolve i problemi sul momento, sì, ma costruisce anche un ambiente di lavoro solido, dove ognuno si sente rispettato e compreso.

Ricorda: il conflitto è inevitabile, ma con i giusti strumenti può diventare un motore di crescita per il tuo team.

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