Decreto Agosto 2020

Le principali novità in materia di lavoro

Lunedì 17 agosto 2020

Il Governo ha appena approvato il nuovo Decreto Agosto: le novità che introduce sono molte, pertanto ho deciso di produrre una mappa sintetica per avventurarci nelle oltre 260 pagine di decreto che – vale la pena di ricordarlo – subirà certamente alcune variazioni in corso d’opera, come del resto è accaduto per i decreti precedenti.

Ho suddiviso il tutto per punti, considerando solo quanto ci riguarda (cioè la normativa che interessa le aziende con personale dipendente) e tralasciando volutamente quanto non strettamente collegato al mondo del lavoro.

Vediamoli insieme:

Cassa integrazione

E’ stata prolungata la Cig d’emergenza per altre 18 settimane, per un periodo compreso tra il 13 luglio e il 31 dicembre.

Le prime 9 settimane saranno a carico dell’INPS (come prima, per capirci), le seconde 9 saranno gratuite per i datori di lavoro che rientreranno in determinati parametri: confrontando il primo semestre 2020 e il primo semestre 2019 dovranno avere subito perdite per almeno il 20%.

In caso di perdite inferiori al 20%, pagheranno un contributo addizionale del 9% sulla retribuzione spettante al lavoratore per le ore non prestate durante la diminuzione (o sospensione) di attività

In caso di assenza di perdite, pagheranno un contributo addizionale del 18%, sullo stesso valore indicato nel caso precedente.

Riassumo il tutto con uno specchietto sintetico:

  • Se perdite ≥ 20%: GRATIS
  • Se perdite < 20%: 9% CONTRIBUTO
  • Se nessuna perdita: 18% CONTRIBUTO

Per quanto attiene le aziende che non richiedono nuovi trattamenti di cassa integrazione, ma che tuttavia li hanno già sfruttati a maggio e giugno, è previsto l’esonero del versamento dei contributi previdenziali fino a 4 mesi (entro il 31/12, termine ultimo).

Divieto di licenziare

Resta valido il divieto di licenziare per i datori di lavoro che non abbiano utilizzato del tutto il trattamento CIG Covid-19 o l’esonero contributivo previdenziale per giustificato motivo oggettivo.

Il divieto arriva fino al 31/12, ma con una modifica che lo rende meno rigido: in caso di subentro di un nuovo appaltatore – per il personale impiegato negli appalti –  e nel caso di cessazione definitiva dell’attività d’impresa, o fallimento o in caso di incentivo all’esodo con accordo sindacale.

6 mesi di incentivo per i contratti stabili

L’altra novità riguarda l’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali (ad esclusione dei premi INAIL) per i datori di lavoro che assumono lavoratori subordinati a tempo indeterminato.

Lo stesso incentivo si ha nel caso si intendesse trasformare un dipendente da tempo determinato a tempo indeterminato, sempre entro il limite del 31 dicembre 2020.

Campi di esclusione: settore agricolo, settore lavoro domestico e rapporti di apprendistato. Esclusi inoltre quei lavoratori che hanno avuto un contratto a tempo indeterminato nei sei mesi antecedenti l’assunzione nella stessa azienda.

L’incentivo, sotto forma di sgravio fiscale, viene riconosciuto per un periodo massimo di 6 mesi a partire dall’assunzione, con un massimale di 8060 euro annui (il calcolo sarà effettuato su base mensile)

Contratti a termine

Doppio intervento su questo tipo di contrattazione:

  • fino a fine anno sarà possibile il rinnovo o la proroga dei contratti a termine per max 12 mesi (una volta soltanto). La durata massima prevista resta comunque di 24 mesi.
  • viene cancellato un comma del Decreto Rilancio, che prevedeva la proroga dei contratti di apprendistato e a termine per una durata pari al periodo di sospensione dell’attivit, causa Covid-19.

Decontribuzione al Sud - inclusa l'Umbria

E’ stato previsto un esonero dei contributi previdenziali e assistenziali (esclusi i premi Inail) per i datori di lavoro che instaureranno rapporti di lavoro dipendente tra il 1 ottobre e il 31 dicembre 2020. Esclusioni: agricoli e lavoratori domestici.

La decontribuzione prevista è del 30%, e riguarda le seguenti regioni: Umbria, Campania, Puglia Sicilia, Abruzzo, Sardegna, Calabria, Basilicata, Molise.

Conclusioni

Come accennato all’inizio, questo decreto riceverà quasi certamente delle variazioni in corso d’opera, come già accaduto per gli altri decreti: si tratta di un testo di oltre 260 pagine, e per questa ragione ho trattato sinteticamente soltanto le questioni legate al mondo delle aziende con lavoratori dipendenti.

Per quanto riguarda gli altri articoli del Decreto, è preferibile rivolgersi a uno specialista della materia, a seconda dell’articolo trattato (es.: commercialista, responsabile sicurezza sul lavoro, etc.): ad ognuno il suo.

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