Hai presente quei giullari di corte che facevano ridere tutti… tranne se stessi?
Bene: è esattamente la figura che rischi di fare quando, da imprenditore, provi a “motivare” o “guidare” il tuo team con frasi vuote, slogan da manuale e comunicazione incoerente.
In apparenza hai la giacca elegante, il ruolo da leader, la scrivania d’angolo. Ma appena apri bocca, è come se indossassi un cappello a campanelli.
I tuoi dipendenti — o peggio, i tuoi clienti — smettono di ascoltarti.
Peggio ancora: smettono di prenderti sul serio.
Perché?
Perché non sei credibile. Perché dici tutto e niente. Perché cambi tono come cambia il vento. Perché parli di te, ma non a loro. Perché usi parole ma non trasmetti autorità.
Nel business, la comunicazione è l’arma più potente che hai — oppure la trappola che ti seppellisce.
E oggi ti mostro perché, e come evitare di fare la figura del buffone anche se non indossi le calze a righe.
Lo senti anche tu, vero?
Quel tipo di imprenditore che, durante una riunione, spara frasi del tipo:
“Noi puntiamo a soluzioni sinergiche per una performance condivisa e scalabile.”
Traduzione per il dipendente medio: “Boh.”
Se vuoi che la tua squadra ti segua, devi essere specifico.
Invece di dire:
“Dobbiamo migliorare il servizio clienti.”
Prova con:
“Ogni telefonata dev’essere presa entro tre squilli, e ogni richiesta dev’essere risolta in giornata. Stop.”
Capito?
Niente più fumo. Solo arrosto.
Il team non ha bisogno di frasi da brochure: ha bisogno di istruzioni chiare e taglienti come un bisturi.
Sai qual è la differenza tra un leader rispettato e uno ignorato?
Il primo sa calibrare le parole. Il secondo no.
Se comunichi con il tuo team come se fossi sopra a un palco davanti a ingegneri della NASA, li perdi.
Se, invece, parli come se stessi leggendo “Comunicazione per imbecilli”, idem.
Devi parlare il linguaggio del tuo team, senza perdere autorità.
Chiaro, diretto, concreto.
Fatti capire al volo. Senza appesantire. Senza banalizzare.
Regola d’oro: se i tuoi collaboratori devono interpretare cosa stai dicendo… sei già fuori gioco.
Oggi sei il boss carismatico.
Domani sei l’algido amministratore distaccato.
Dopodomani sembri un motivatore da YouTube sotto steroidi.
Risultato?
Il tuo team non sa più chi sei. E quindi non ti segue.
Un leader vero ha una voce riconoscibile.
Vuoi essere diretto, ironico, provocatorio, compassato? Non importa.
Ma scegli un’identità e portala avanti ovunque: nei meeting, nelle email interne, nelle comunicazioni operative.
Se oggi parli come Steve Jobs e domani come un prete a un funerale… be’, buona fortuna a tenere insieme la baracca.
Questa te la devo dire fuori dai denti.
Ai tuoi dipendenti non importa nulla del fatto che hai 25 anni di esperienza, 3 aziende alle spalle, 2 premi sulla mensola e chissà cos’altro all’attivo.
Loro vogliono sapere una cosa sola: “Cosa c’entra questo con me?”
Vuoi un team che ti segua?
Parla dei loro problemi. Dei loro obiettivi. Dei loro risultati.
Non dire:
“Siamo i migliori.”
Di’ piuttosto:
“Ecco come possiamo aiutarti a lavorare meglio, senza perdere tempo e senza impazzire.”
Il segreto? Sposta il focus da te al team.
Quando lo farai, vedrai gli occhi accendersi. Le orecchie aprirsi. L’energia salire.
Nel mondo del lavoro, come in quello del marketing, l’indifferenza è peggio dell’odio.
Se il tuo modo di parlare al team è così piatto da sembrare un foglio A4… sei spacciato.
Serve personalità. Serve stile. Serve mordente.
Se vuoi che ti ascoltino, devi accendere qualcosa.
Non devi piacere a tutti.
Ma devi scuotere.
Dividere.
Smuovere l’acqua stagnante dell’ufficio.
Perché le persone non seguono i leader tiepidi.
Seguono quelli che lasciano il segno.
Te la dico così com’è: se nessuno ti prende sul serio in azienda, è perché non ti stai facendo rispettare.
E se non ti rispettano, è perché non ti capiscono.
Non ti vedono.
Non ti sentono.
E il motivo è uno solo: la tua comunicazione fa acqua da tutte le parti.
❌ Non è chiara.
❌ Non è incisiva.
❌ Non è credibile.
Cambiala.
✅ Sii diretto come una pugnalata.
✅ Sii coerente come un mantra.
✅ Sii coinvolgente come una battaglia vinta in trincea.
Pertanto, la prossima volta che ti chiedi perché i tuoi collaboratori non ti seguono, non si impegnano, o semplicemente ti ignorano… fermati un attimo.
Guardati allo specchio.
Chiediti:
“Sto parlando da leader… o sto ancora indossando il cappello del giullare?”
Perché ecco la verità nuda e cruda: puoi avere le migliori strategie del mondo, puoi offrire stipendi sopra la media, puoi avere l’ufficio più figo della zona…
…ma se quando apri bocca sembri uno che cerca di piacere a tutti, che non si espone mai, che cambia tono a seconda del vento… finirai per essere trattato come intrattenimento. Non come autorità.
Nel business moderno, guida SOLO chi comunica da leader.
Chi comunica da giullare… intrattiene il pubblico, ma non comanda mai il palcoscenico.
Scegli da che parte vuoi stare.
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