“IL TUO DIPENDENTE TI HA GIÀ LASCIATO (SOLO CHE ANCORA NON LO SAI..)”

Venerdì 4 luglio 2025

 

Un cliente mi gira uno screenshot.

Nessun messaggio. Solo l’immagine.

Il post è di un’agenzia del settore.

Scrivono:

 

“🎯 Cerchiamo una figura con esperienza nel nostro ambito, per crescita importante del team.”

 

Il primo like in evidenza?

🔹 Luca R.

 

Lo riconosco subito.

Era uno dei suoi.

Anzi, quello su cui puntava tutto.

Così, incuriosito, parto alla ricerca del post.

Scrollo un po’.

Tre reaction, un commento.

Indovina di chi?

 

🔹 Sempre lui:

“Contesto interessante, seguirò con attenzione.”

Con il profilo aggiornato.

Headline lucidata a nuovo: “Appassionato di soluzioni smart. Sempre pronto a nuove sfide.”

E lo era. Pronto.

Solo non te l’ha detto.

 

Il tradimento non è stato nel like.

 

È stato nella messa in scena silenziosa.

 

🔹 La foto nuova, fatta durante la pausa caffè.

🔹 La bio cambiata il giorno dopo che gli hai parlato della nuova linea commerciale.

🔹 Il profilo ristrutturato in modo professionale, con 5 skill che tu gli hai insegnato.

🔹 E la lista contatti che magicamente si è riempita di recruiter, HR e responsabili selezione.

 

Non ti ha insultato.

Non ti ha mandato una PEC.

Non ha nemmeno chiesto un aumento.

Ti ha ignorato. Ha progettato l’uscita in silenzio. Sorridendo ogni mattina.

E quando gliel’hai chiesto:

“Tutto bene?”

Ha risposto:

Assolutamente sì! Carico!

 

[Ora, per piacere, se sei un dipendente e stai leggendo questa Lettera, cerca di capire che a noi titolari d’azienda non interessano molto i soliti discorsetti sul fatto che ognuno è libero di cercare altre proposte di lavoro, e blablabla.

Certo che ognuno è libero.

Anche noi siamo liberi, di apprezzare la fedeltà e il rispetto come se fossero dei valori (perché per noi lo sono, eccome se lo sono).]

 

Questo è il nuovo stile del tradimento aziendale.

 

Non si litiga più.

Non si sbatte la porta.

Ora si fa così:

 

  1. Si cambia la bio su LinkedIn.
  2. Si commentano le offerte altrui.
  3. Si inizia a seguire aziende concorrenti.
  4. E poi… si fa finta di niente.

 

E intanto tu lo presenti ai clienti come “un punto di riferimento”.

Quello su cui “conti sempre”.

Quello che “ti salva la giornata”.

E lui?

Ti sta già abbandonando.

Con una reaction.

 

Il peggio?

 

Che tutto questo l’ha fatto dal tuo ufficio.

Dal tuo PC.

Col tuo WiFi.

Durante l’orario che tu gli paghi.

E magari, mentre tu parlavi in riunione… lui sistemava il CV su Canva.

 

La lezione?

 

Non è solo colpa sua.

È anche tua.

Perché hai confuso la tranquillità col coinvolgimento.

Il silenzio con la lealtà.

La gentilezza con la riconoscenza.

E invece no.

Era solo preparazione all’uscita.

 

Il consiglio della Lettera del Caesar di oggi

 

Non guardare solo chi alza la voce.

Guarda chi sta troppo zitto.

Chi ti sembra “troppo a posto”.

Chi dice sempre “tutto ok”.

Perché oggi il tradimento non urla.

Posta.

E i segnali sono visibili solo se sai dove guardare.

In posizione! 🌿🤚🌿

 

P.S.: Come sempre, la Lettera del Caesar della prossima settimana contiene un vantaggio competitivo.

O lo prendi tu, o lo regali al tuo concorrente.

A te la scelta. 😏

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