Quando ho aperto la mia prima, vera attività, il mio calendario era il mio vanto.
Era una fortezza di impegni. Un tetris di riunioni colorate che mi faceva sentire importante, impegnato, al centro di tutto.
C’era la riunione del lunedì mattina per “fare il punto”.
Quella del mercoledì per il “brainstorming creativo”.
Quella del venerdì per “rivedere la settimana”.
Passavo da una sedia all’altra, distribuendo opinioni, ascoltando problemi, sentendomi il perno indispensabile di una macchina complessa. Producevo parole. Tante.
Un giorno, a causa di un imprevisto, ho dovuto saltare la “sacra” riunione del lunedì mattina. Ho avvisato con un messaggio frettoloso, aspettandomi il caos. Poi sono tornato in ufficio nel pomeriggio, preparato al peggio. E invece, ho trovato la pace. 😂
Il lavoro era andato avanti. I problemi erano stati risolti. Le decisioni erano state prese. Il mondo non era crollato. Anzi, sembrava girare più veloce.
Lì, in quel silenzio produttivo, ho capito.
Io non ero il motore. Ero il tappo.
Le mie riunioni non erano il carburante dell’azienda. Erano il freno a mano tirato, una scusa elegante per rimandare il vero lavoro: quello che si fa da soli, in silenzio, alla propria scrivania.
La malattia più diffusa nelle aziende si chiama “riunionite acuta”.
Ti fa sentire produttivo mentre stai solo procrastinando. Ti dà l’illusione di collaborare mentre stai solo distribuendo responsabilità.
Soprattutto, ti deruba della tua risorsa più preziosa, l’unica che non puoi comprare: il tuo tempo di Comandante.
Ogni ora che passi seduto a “fare il punto” è un’ora che non usi per vendere, per creare, per pensare alla prossima mossa strategica.
Pensi che sia gratis? Ti sbagli di grosso.
Non ti racconto la storia di un cliente. Ti racconto la tua.
Prendi la calcolatrice.
Quanto vale un’ora del tuo tempo? Se non lo sai, hai un problema più grande, ma facciamo finta: 100 €.
Ora, pensa a una tua riunione settimanale. Diciamo di un’ora. Ci sei tu e tre tuoi collaboratori.
Costo orario di un collaboratore (stipendio, tasse, contributi… tutto): diciamo 35 €. Facciamo la somma del costo di quell’ora di riunione:
100 € (tu) + 35 € (Dipendente A) + 35 € (Dipendente B) + 35 € (Dipendente C) = 205 €. Quella “riunione veloce” di un’ora costa alla tua azienda 205 €.
La fate ogni settimana? Sono 820€ al mese.
Sono 9.840 € all’anno.
Ora guardami negli occhi e rispondi con onestà: quella riunione ti ha fatto guadagnare quasi diecimila euro quest’anno?
O li hai semplicemente bruciati per il piacere di sentirti impegnato?
Il tuo calendario non è un salotto per chiacchierare. È il pannello di controllo della tua macchina da guerra.
Smettila di usarlo per organizzare incontri. Inizia a usarlo per comandare azioni.
Una riunione che non si conclude con una decisione chiara, una responsabilità assegnata e una scadenza precisa non è una riunione.
È un furto ai danni della tua azienda.
In posizione! 🌿🤚🌿
P.S.: Come sempre, la Lettera del Caesar della prossima settimana contiene un vantaggio competitivo.
O lo prendi tu, o lo regali al tuo concorrente.
A te la scelta. 😏
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