"TRASFORMARE UNA CRISI IN UN SUCCESSO: IL POTERE DI PARLARE CHIARO"

Venerdì 27dicembre 2024

La scorsa settimana, durante una delle mie consulenze, un piccolo imprenditore, Stefano, si è seduto di fronte a me con un’espressione tesa.

Era evidente che qualcosa lo turbava, ma ci è voluto un po’ di tempo prima che arrivasse al punto.

<<Ho un problema con Marco, uno dei miei migliori dipendenti>>,

ha esordito.

<<Ma non so come affrontarlo. Ultimamente sta accumulando ritardi e non sembra più il professionista che conoscevo. Però ho paura di parlarci: non vorrei peggiorare la situazione..>>

Stefano aveva toccato un nervo scoperto per molti titolari d’azienda.

Affrontare conversazioni difficili non è mai semplice, ma la mia esperienza mi ha insegnato che evitarle non è mai la soluzione.

Così gli ho chiesto di raccontarmi di più.

 

La storia di Marco

 

Stefano mi ha spiegato che Marco era sempre stato un pilastro del team, uno su cui potevi contare a occhi chiusi.

Ma da qualche mese qualcosa era cambiato: ritardi nelle consegne, progetti lasciati a metà, atteggiamento distante.

<<Ogni volta che lo vedo, penso di affrontarlo, ma poi mi blocco..>>

ha ammesso Stefano.

<<Non voglio rovinare il rapporto o farlo sentire attaccato.>>

Gli ho chiesto cosa temesse di più.

<<Che pensi che non mi fidi di lui.

O peggio, che si offenda e decida di andarsene.

Non posso permettermi di perdere un talento come lui..>>

Ho capito subito che Stefano si trovava in quella posizione difficile che ogni imprenditore vive prima o poi: sapere di dover intervenire, ma non sapere come farlo senza danneggiare il rapporto.

Così, gli ho detto: <<Vediamola insieme. Partiamo dai fatti e costruiamo un approccio chiaro.>>

 

Come ho guidato Stefano

 

Prima di tutto, gli ho suggerito di prepararsi.

<<Le conversazioni difficili falliscono quando non si parte da basi solide,>>

gli ho spiegato.

<<Concentrati sui fatti, non sulle emozioni. Questo ti permetterà di parlare con chiarezza e senza accuse.>>

Gli ho chiesto di annotare esempi specifici:

<<Non dire semplicemente che Marco è in ritardo. Porta dati concreti: le date, i progetti coinvolti, le conseguenze per il team. In questo modo, avrai una base oggettiva su cui costruire il dialogo.>>

Poi, gli ho parlato dell’importanza del tono.

<<Non entrare nella conversazione con un atteggiamento accusatorio. Invece di dire ‘Non fai mai le cose in tempo’, prova con ‘Ho notato alcuni ritardi e vorrei capire come possiamo affrontarli insieme.’ Questo apre un dialogo invece di creare conflitto.>>

Stefano ha annuito, ma il suo nervosismo era ancora evidente.

<<E se si chiude a riccio o non vuole parlare?>>

Gli ho suggerito di usare domande aperte:

<<Chiedigli come si sente rispetto al lavoro, se sta affrontando difficoltà personali o professionali.

E poi ascolta.

Davvero.

A volte dietro un comportamento problematico c’è qualcosa che non immaginiamo.>>

 

La conversazione con Marco

 

La settimana successiva, Stefano mi ha chiamato per raccontarmi com’era andata.

Con un tono tra il sollevato e l’entusiasta, mi ha detto:

<<Hai avuto ragione.

Marco era distante perché stava affrontando dei problemi personali.

Non ne aveva parlato con nessuno, e io non avevo mai pensato di chiederglielo..>>

Stefano mi ha spiegato che, seguendo il nostro piano, aveva affrontato Marco in modo chiaro e rispettoso.

Gli aveva mostrato i dati sui ritardi e spiegato come stavano influenzando il team, ma senza farlo sentire sotto accusa.

Marco, a quel punto, si era aperto e aveva raccontato delle difficoltà personali che lo stavano distraendo.

<<Abbiamo trovato una soluzione insieme>>

mi ha detto Stefano.

<<Ho ridotto il suo carico di lavoro per qualche settimana e pianificato dei momenti di verifica per monitorare i progressi. È stato come rivedere il vecchio Marco tornare in ufficio!>>

 

Le lezioni che abbiamo imparato

 

Dopo aver ascoltato Stefano, abbiamo riflettuto insieme su cosa aveva funzionato e su cosa no.

Prima di tutto, affrontare la conversazione era stato il passo più importante.

<<Non avrei mai immaginato che Marco stesse affrontando quelle difficoltà..>>

ha ammesso.

<<Se non glielo avessi chiesto, avrei continuato a fare supposizioni sbagliate.>>

In secondo luogo, l’approccio basato sui fatti aveva fatto la differenza.

<<Quando gli ho mostrato i dati, ha capito che non lo stavo attaccando personalmente, ma che volevo risolvere un problema..>>

Infine, il follow-up era stato essenziale.

<<Non mi sono limitato a parlare con lui una volta.

Ho continuato a seguirlo, a dare feedback sui miglioramenti e a riconoscere i suoi sforzi.

Questo ha rafforzato il nostro rapporto.>>

 

Il messaggio fondamentale per te Titolare d’azienda

 

La storia di Stefano e Marco dimostra una cosa fondamentale: affrontare le conversazioni difficili non è solo una questione di risolvere problemi immediati, ma di costruire una cultura aziendale fondata sulla fiducia e sul rispetto.

Ogni leader, prima o poi, si troverà di fronte a una situazione simile.

La differenza tra successo e fallimento non sta nel problema, ma nel modo in cui viene affrontato.

E, come Stefano ha scoperto, una conversazione difficile non è mai solo una sfida: può essere un’opportunità per migliorare, crescere e rafforzare l’azienda.

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